Archivio | 2009/05/01

Amare il proprio lavoro

Il primo maggio è la festa dei lavoratori, io credo sia meglio pensare che sia la festa del lavoro perchè il lavoro è importante per qualsiasi uomo anche se viene più o meno apprezzzato.  Amo il lavoro, il mio lavoro, non so che cosa farei se non potessi scrivere e ora, ad una certa età e senza più l’obbligo degli orari, posso dedicarmi alla scrittura e ho scoperto che solo quando scrivo sto bene con me stessa.

Tante persone non sono così fortunate, del resto anch’io sono approdata alla professione dopo altri tipi di impegno, ma la verità è che, se mi guardo indietro scopro di aver scritto sempre.  Negli anni  60 non conoscevamo il computer e i Blog non esistevano, allora  la mia macchina da scrivere era una vecchia Olivetti lettera, ma io, anche allora,  non mancavo di esprimere le mie opinioni su eventi che mi avevano molto colpito… l’assassinio di Kennedy, la morte di Papa Giovanni e così via. Recentemente ho riscoperto i miei articoli ben riposti in una scatola di ricordi,  corredati da foto ritagliate dai giornali e con una copertina di raffia che avevo fatto a mano.  Da allora ne ho fatta di strada e nel frattempo mi sono sposata, ho cresciuto due figli, ho fatto politica, ho vissuto intensamente tutte le mie emozioni … ma con un computer a portata di mano e con il bisogno  innato di raccontare, di testimoniare, di far conoscere la verità. Ero una predestinata?  E’  questo lo spirito vero per chi vuole fare il giornalista? Credo di si. In tutte le professioni ci vuole la passione e se c’è quella e l’impegno costante non si può non riuscire. 

Vi ho voluto raccontare di me perchè io festeggio il lavoro tutti i giorni e vorrei continuare a farlo con lo stesso entusiasmo per molto tempo ancora, magari contagiando qualche mia amica… siamo sulla buona strada!