Da quando il mio papà se ne è andato ho la sensazione palpabile di averlo accanto, spesso ho pensato che fosse solo la mia grande nostalgia a crearmi brutti scherzi ma poi ho constatato che non è così perchè la presenza di mio padre si manifesta in tanti piccoli segnali che io so cogliere e che portano il mio pensiero a lui. Il pomeriggio del primo giorno dell’anno mia figlia ed io siamo andate da “Spizzico” ex Alemagna, unico locale aperto dove potersi prendere un buon caffè. Il luogo di per se mi ricorda il mio papà, tante volte era lui ad accompagnarci a far colazione, tutto era imiziato quando mi ero rotta l’omero e non ero in grado di guidare. Lei era tutto contento di accompagnarmi e poi questa abitudine si era protratta per molto tempo ancora. Ero assorta in questi pensieri e attendevo il mio caffè, quando accanto a me è spuntato un braccio che reggeva un capuccino e una voce perentoria diceva: “Il signore dice che questo cappuccino è freddo e va scaldato perchè così è imbevibile”. Mia figlia ed io ci siamo girate di colpo per vedere chi fosse il cliente che si lamentava…. quella era la frase che diceva sempre il mio papà quando prendeva il cappuccino, lo voleva bollente e non lo era quasi mai. Ci siamo lanciate uno sguardo di intesa e con gli occhi lucidi abbiamo detto insieme: ” Ecco che il nonno si è fatto sentire, che inizio d’anno sarebbe stato senza di lui?” Poi abbiamo continuato a parlare di lui e ci siamo avviate verso l’auto. Il mio papà era li e io questo lo so per certo.